Nella mia attività clinica offro un supporto terapeutico per diversi disturbi e problematiche psicologiche basato sul modello Terapeutico Cognitivo Comportamentale (Modello TCC).
Sorto e diffusosi a partire dagli anni ’60 (Beck, 1967; Ellis, 1962) – il modello TCC rinvia ad una forma di terapia psicologica che si basa sul presupposto che vi sia una stretta relazione tra pensieri, emozioni e comportamenti e che i problemi emotivi siano influenzati da ciò che pensiamo e facciamo nel presente.
Esso rappresenta un efficace approccio alla gestione dei problemi emotivi in quanto aiuta la persona, in modo combinato, a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali; e ad individuare certi pensieri ricorrenti, certi schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, alla base delle condotte più consolidate.
La ricerca scientifica ha dimostrato che le nostre reazioni emotive e comportamentali sono effettivamente determinate dal modo in cui interpretiamo le varie situazioni, quindi dal “significato” personale che diamo agli eventi.
Ma perché interpretiamo gli eventi? La spiegazione che fornisce la teoria cognitiva è che le persone cercano di dare un senso a ciò che le circonda e si organizzano l'esperienza per non essere sopraffatte dalla grande quantità di stimoli a cui sono sottoposte ogni giorno. Con il passare del tempo le varie interpretazioni portano ad alcuni convincimenti e apprendimenti, che possono essere più o meno aderenti alla realtà e, dunque, più o meno funzionali al benessere della persona.
Le terapie ad orientamento cognitivo (e/o cognitivo comportamentale) condividono i seguenti assunti:
- l’attività cognitiva influenza il comportamento;
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l'attività cognitiva può essere monitorata e modificata attivamente dalla persona;
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il raggiungimento di un comportamento desiderato può essere, dunque, facilitato dal cambiamento delle proprie cognizioni.
Nell'ambito delle terapie ad orientamento cognitivo terapeuta ed utente/paziente hanno, entrambi, la responsabilità del progresso terapeutico ognuno con le specifiche competenze e risorse, uniti dalla fiducia e dalla possibilità di collaborare per un progetto comune: la riduzione della sofferenza e la promozione del benessere.
Per approfondimenti sulla terapia cognitiva si vedano:
http://www.terzocentro.it/la_psicoterapia_cognitiva
http://www.apc.it/attivita-di-ricerca/la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
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